Antoine Joseph (conosciuto come Adolphe) Sax nasce a Dinant il 6 novembre 1814, primogenito di ben 11 fratelli. È ovvio che la figura e l‟attività del padre Charles Joseph, famoso costruttore di strumenti musicali, ebbe una notevole influenza negli interessi del giovane Adolphe. Fin da giovanissimo lo ritroviamo nel laboratorio del padre per costruirsi giocattoli ed è evidente che la grande abilità manuale del padre è stata tramandata anche al figlio. All’età di dodici anni Adolphe è in grado di costruire clarinetti completi, tornendo i pezzi di legno e forgiando a mano le chiavi. Nel 1828 sì iscrive al Conservatorio di Bruxelles per studiare flauto sotto la guida del M° J. Lahon. Negli anni successivi studia clarinetto con V. Bender. Come strumentista si dimostra piuttosto abile tanto da vincere alcuni premi.
La maison de monsieur Sax
Il compositore tedesco J. Kuffner gli dedica una raccolta di 24 duetti per clarinetto, nel l834. Nel 1830 inizia ufficialmente la sua attività come costruttore di strumenti. In quell’anno realizza dei flauti e dei clarinetti in avorio che saranno presentati all’Esposizione industriale di Bruxelles. La sua capacità costruttiva si rafforza notevolmente negli anni successivi, tanto che nell’Esposizione industriale di Bruxelles del 1835 otterrà un‟efficace menzione per un nuovo clarinetto a 24 chiavi. Tre anni dopo ottiene il suo 1° brevetto per un clarinetto basso (1838).
Detto strumento, grazie a successivi perfezionamenti, diverrà in pratica il moderno clarinetto basso utilizzato oggigiorno. Fino a quel momento (1838) il clarinetto basso era uno strumento dall’intonazione veramente precaria e dalla sonorità disomogenea. Lo strumento di A. Sax fu veramente eccezionale per l’epoca.
La realizzazione di quel clarinetto basso provocò a tal punto l‟ammirazione del direttore dell’Opera di Parigi F.A Habeneck da fargli sostituire i vecchi strumenti con quelli costruiti dal giovane Sax. È proprio intorno al 1838 che Adolphe Sax comincia a lavorare a quello che diventerà il Saxofono.
La creazione di questo nuovo strumento era nata in Sax dal desiderio di realizzare un clarinetto basso le cui note gravi fossero più sonore e corpose, inoltre lo strumento doveva avere, sempre secondo i desideri di Sax, un suono simile a uno strumento ad arco. Dopo lunghe ricerche e numerosi esperimenti, Sax riuscì a realizzare, intorno al 1840, uno strumento di rame, dalla forma conica parabolica, munito di ancia battente semplice: il primo Saxofono.
L’anno successivo portò un saxofono costruito in ottone all’Esposizione Industriale Belga (1841). In quell’occasione chiese ed ottenne la possibilità di suonare il nuovo strumento dietro una tenda, per non mostrarne al pubblico la forma e le caratteristiche sonore, poiché lo strumento non era ancora stato brevettato. Il 1842 rappresenta un anno fondamentale per A. Sax.
È proprio in questo periodo che egli decise di trasferirsi a Parigi, dove l’ambiente musicale era sicuramente più stimolante rispetto a Bruxelles. L’idea di spostare la sua attività a Parigi era maturata grazie ai consigli che gli erano stati dati dal generale Rumigny (collaboratore diretto di re Luigi Filippo), da Savart (docente di acustica) e da Habeneck (Direttore dell’Opera di Parigi).
Nel volgere di poco tempo Sax riuscì ad introdursi nell’ambiente artistico parigino, ottenendo la possibilità di conoscere molti grandi musicisti. Un incontro molto importante per il futuro della sua carriera lo ebbe con Hector Berlioz, al quale fece ascoltare i suoi saxofoni e suoi clarinetti bassi.
Gli strumenti di Sax, in particolare il saxofono, suscitarono un tale interesse, che Berlioz scrisse un’entusiastica recensione nel “Journal de Debats” del 12 giugno 1842. Il saxofono e il clarinetto basso furono presentati anche al Conservatorio in presenza di molti compositori (D.F.Auber, F.Halevy, G.Kastner) e molti insegnanti; anche in quest’occasione Sax ricevette ampi consensi, tanto che V.J. Dorus, famoso flautista, gli concesse un prestito per aiutarlo a cominciare la sua attività di costruttore.
Adolphe Sax cominciò il suo lavoro a Parigi nel luglio del 1843. Sfruttando le sue indubbie capacità e le grandi esperienze patene, nel volgere di poco tempo A. Sax riuscì a sollevare grandi interessi nell’ambiente della capitale francese. Questi suoi primi successi finirono per suscitare inimicizie e gelosie da parte degli altri artigiani parigini, costruttori di strumenti a fiato.
A. Sax rappresentava per loro una forte minaccia, poiché si rendevano perfettamente conto della netta superiorità costruttiva di quest’artigiano straniero, per giunta belga. Per questi motivi i concorrenti di Sax si allearono per osteggiarlo in ogni modo. Cercavano per esempio di sottrargli i migliori operai, promettendo salari più alti, e facevano forti pressioni su molti importanti musicisti perche si rifiutassero di suonare strumenti marcati Sax.
Adolphe Sax
Proprio per questo motivo Gaetano Donizetti non poté avere la parte del clarinetto basso per la rappresentazione del “Don Sebastiano”, perché i professori d‟orchestra si rifiutavano di suonare il clarinetto di Sax; non fu accettata neppure la partecipazione di Sax stesso per suonare detto strumento, tante furono le opposizioni da parte degli orchestrali, fomentati dagli artigiani parigini.
Nonostante le forti opposizioni, Sax riuscì a far conoscere le sue indubbie capacità a molti personaggi noti nell’ambiente artistico francese: Meyerbeer, Spontini e soprattutto Rossini, che fece adottare gli strumenti Sax al Conservatorio di Bologna, tanto era rimasto estasiato dalla qualità di questi. Nel 1843 e l’anno successivo ci furono diversi concerti organizzati da Sax stesso per far conoscere i suoi strumenti. Berlioz fece altre ottime recensioni sul “Journal de Debats”.
Il 3 febbraio 1844 ci fu la prima apparizione ufficiale del saxofono: alla Sala Hertz fu eseguito il celebre “Hymne sacre” di Hector Berlioz, trascritto dal compositore stesso per sei strumenti. Detti strumenti erano tutti inventati o perfezionati da Sax, che nell’occasione suonò il suo saxofono. Sempre nello stesso anno, Adolphe Sax poté contare sulla collaborazione di uno dei suoi fratelli Alphons, che lo aiutò fino al 1862. In seguito Alphonse si trasferì a Londra per aprire un laboratorio proprio. Nell’estate dello stesso anno (1844) il saxofono fu presentato ufficialmente all’Esposizione industriale di Parigi.
In quell’occasione la famiglia reale rese omaggio all’operato del giovane costruttore belga, il quale insieme ai famosi musicisti inglesi Distin, improvvisò un concerto in onore della visita reale. Il re Luigi Filippo rimase talmente colpito che invitò A. Sax ed i suoi amici per un concerto a corte. In ogni caso la presentazione del saxofono fruttò al nostro protagonista una “Mèdaille d’ Argent”. A. Sax aveva conosciuto i celebri musicisti inglesi Distin in occasione di un concerto di questi nella capitale francese. Al termine dell’esibizione A.Sax si offrì di sostituire i loro vecchi strumenti con altri di sua produzione.
I Distin apprezzarono i notevoli miglioramenti degli strumenti Sax, tantoché decisero di distribuire la produzione del costruttore belga in Inghilterra. L‟adozione degli strumenti Sax da parte dei Distin si rivelò fondamentale per l‟inventore. Questi musicisti erano soliti fare tournee di concerti in tutto il mondo e dunque potevano diffondere il marchio Sax ovunque.
Sempre nel 1844 A.Sax arrivò ad enunciare la famosa legge acustica secondo la quale:
il timbro di uno strumento a fiato dipende essenzialmente dal rapporto che intercorre tra le proporzioni della colonna d’aria e le proporzioni dello strumento che la contiene.
Sax arrivò a questo risultato dopo lunghe esperienze, elaborando le conoscenze fisiche-acustiche del padre. Si può dunque affermare che i Sax furono tra i primi a costruire strumenti a fiato su basi acustiche fisicomatematiche. In base ai principi enunciati, A.Sax riusciva a creare intere famiglie di strumenti (Saxhorn, Saxtrombe, Saxtube, Saxofoni) con diteggiature uguali. Gli strumenti marcati Sax possedevano inoltre un’intonazione, un’emissione e omogeneità di suono fino allora impensabile.
Nel 1844 A.Sax inoltrò al Ministro della difesa, il maresciallo Soult, una proposta di riforma delle Bande militari. In effetti, in quegli anni la situazione in seno alla musica militare era veramente caotica, non si sapeva come organizzare gli organici e gli arrangiamenti; inoltre i vecchi strumenti erano inutilizzabili perchè i 14 costruttori adottavano per uno stesso tipo di strumento funzionamenti e caratteristiche diverse.
Il progetto di riforma fu sottoposto al direttore musicale Michele Carafa di Colibrano, che immediatamente si oppose. La questione fu risolta dopo molte controversie (dove gli avversari di Sax fecero di tutto per impedirgli di vincere la querelle) nell‟aprile 1845, quando fu organizzata una sfida bandistica: da una parte la tradizionale banda diretta da Carafa e dall’altra il gruppo di Sax con saxofoni ed altri strumenti perfezionati.
Dinanzi a più di ventimila persona il trionfo della banda di Sax fu enorme: la nuova strumentazione ed il nuovo organico conferivano alla musica militare un suono nettamente migliore. Il maresciallo Soult, con un decreto immediato, accolse la riforma; inoltre gli strumenti prodotti da Sax (Saxofono, Saxhorn e Saxotrombe) furono introdotti al “Gymnase musicale” per essere insegnati agli allievi militari A.Sax stesso si occupò dell’insegnamento del saxofono.
La riforma comportò un grosso successo anche per la fabbrica Sax, perché, con l’adozione della riforma bandistica, ottenne la commissione di un grosso numero di strumenti. La riforma della musica militare arrivò ben presto anche in altri paesi europei: Belgio, Olanda e Inghilterra tra i primi. 15 La Germania arrivò a utilizzare saxofoni solo dopo la prima guerra mondiale, a causa dell’opposizione di F.W. Wieprecht, direttore delle bande militari del regno prussiano.
Il 1846 rappresenta l‟anno del brevetto del saxofono. Sax presentò due intere famiglie di saxofoni, che, in virtù della legge acustica, avevano proporzioni identiche e diteggiature uguali. Anche in occasione del brevetto del saxofono, Sax fu accusato di plagio da un concorrente appartenente alla coalizione. Fu addirittura rubato un saxofono dalla fabbrica, gli fu cancellato il marchio Sax, fu spedito in Inghilterra e rispedito a Parigi nel tentativo di dimostrare che questo strumento era già stato inventato.
Anche in quest’occasione, come in tutte le altre precedenti, Sax riuscì a dimostrare la cattiva fede dei suoi accusatori e a vincere la battaglia legale. In ogni modo molti altri costruttori, in particolare Wieprecht e Ceverny, rivendicarono la priorità sull’invenzione del saxofono. A proposito di avversari bisogna ricordare che questi arrivarono a organizzarsi in un’associazione con presidente, segretario e tesoriere. Il loro scopo era di osteggiare A.Sax in ogni modo, soprattutto dal punto di vista legale. Sax veniva sempre accusato di plagio: ogni causa seguiva degli iter lunghissimi con continui ricorsi da parte degli avversari, che tra l’altro, godevano d’appoggi di persone ricche e potenti.
Sax arrivava dopo mille fatiche a vincere tutte le cause, ma la coalizione continuava a chiamarlo in causa per sempre nuove accuse. Proprio per questo motivo Sax fu costretto ad affrontare decine di cause. Arrivati intorno al 1860, molti dei brevetti ottenuti erano arrivati vicino alla scadenza, Sax riuscì ad ottenere una proroga di cinque anni, con apposito decreto ministeriale, viste le ingiuste accuse che gli avevano certamente impedito un adeguato sfruttamento dei brevetti. Nonostante le notevoli avversità da parte della coalizione, il saxofono riuscì in breve a diffondersi tra gli allievi militari che normalmente suonavano il clarinetto, al “Gymnase musicale”.
Contemporaneamente, il saxofono cominciava ad essere introdotto in alcuni lavori sinfonico orchestrale di celebri autori soprattutto francesi. Anche dal punto di vista della musica da camera molti compositori francesi cominciarono a dedicare brani al saxofono. Nascono anche i primi lavori didattici destinati all’insegnamento di questo strumento. Nel 1847 A. Sax fu nominato direttore della fanfara dell’Opera di Parigi. Detto gruppo collabora a numerose rappresentazioni di molti celebri compositori: G.Verdi, R.Wagner, C.Gounod, G.Meyerbeer, ecc…
Nel 1848 ci fu un colpo di Stato che rovesciò la Monarchia. Questo radicale cambiamento politico fece cadere gli effetti del Decreto del maresciallo Soult, sopra descritto; la fabbrica di Sax si trovò dunque in forte difficoltà poiché non in grado di vendere tutti gli strumenti prodotti. Prima della rivoluzione, A. Sax deteneva da solo circa il 45 % del mercato degli strumenti a fiato, il restante 65% se lo spartivano altri 34 produttori. Di fatto il colpo di Stato danneggiò, oltre alla fabbrica Sax, molti altri artigiani; alcuni di questi furono costretti a chiudere o ridimensionare fortemente l‟organico degli operai.
Nei tre anni seguenti, Sax fu premiato più volte (in particolare gli fu conferita l‟ambita Croce alla Legione d‟onore) e lodato in numerose recensioni da parte di musicisti celebri (H.Berlioz “Journal de Dèbats” – 21 aprile 1849; G.Meyerbeer – 6 giugno 1849). Nel 1851 ci fu una contro-rivoluzione che riportò al potere la Monarchia con Napoleone III°. Questo fece sì che il famoso Decreto del 1845 tornasse in vigore e che dunque la ditta Sax potesse tornare ad approvvigionare le bande militari francesi con i suoi strumenti. Nonostante questo successo la fabbrica di Sax, disturbata ancora da battaglie legali, fu costretta a dichiarare fallimento nel 1852.
Nel corso di questi anni (1843-1852) la fabbrica Sax possedeva ben tre stabilimenti: Parigi, Bordeaux e Bruxelles. Nel 1853 il padre, C.J. Sax, si trasferì a Parigi per aiutare il figlio Adolphe a risollevare le sorti della sua attività. Negli anni successivi, oltre a ricevere altri importanti premi e riconoscimenti, A. Sax fu chiamato ad insegnare Saxofono nella prima cattedra istituita al Conservatorio imperiale di Parigi nel 1857.
In verità questo corso non era altro che una cattedra annessa al Conservatorio, giacché il “Gymnase musicale” era stato soppresso e di conseguenza annullata la classe di saxofono. Nel 1858 rappresenta l’anno in cui Adolphe Sax decise di intraprendere una nuova attività, quella dell’editore di musica.
Le Edizioni Sax furono create soprattutto per diffondere tutta quella musica che veniva scritta per gli strumenti perfezionati da Sax stesso, in particolare per il saxofono. Sotto il marchio Sax fu pubblicata molta musica dedicata all’uso bandistico. L’attività di editore terminò nel 1878 dopo il fallimento avvenuto l’anno precedente. Sempre intorno al 1858 A. Sax fu colpito da una forma di carcinoma al labbro superiore, questa malattia, oltre ad essere piuttosto pericolosa, impediva a Sax di suonare i suoi strumenti. I medici che lo avevano visitato gli consigliarono un delicato intervento chirurgico, dall’esito incerto.
Non del tutto convinto, Sax decise di farsi visitare da un altro medico, che lo curò con una particolare pianta indiana che, nel volgere di poco tempo, fece sparire completamente il carcinoma. Nonostante il fallimento della fabbrica di strumenti a fiato, Sax non era certo il tipo da rimanere inattivo: nel 1862 presentò all’Esposizione Universale di Londra dei nuovi Timpani senza bacino emisferico inferiore. Un’altra medaglia di primo premio fu consegnata a Sax all’Esposizione della Società delle Belle Arti applicate all’industria nel 1863. Nel 1864 partecipò all’Esposizione Internazionale di Bayonne: gli fu conferito il ”Diploma d’onore”. Due anni dopo all’Esposizione Internazionale di Porto (Portogallo) ricevette la ”Prima medaglia d’onore”. Adolphe Sax conquista nel 1867 il prestigioso “Grand Prix” a Parigi per la sua attività d’inventore e costruttore. Nel 1866 ideò e realizzò un’innovativa sala da concerto per offrire al pubblico un ascolto perfetto in ogni punto della sala stessa. Detto progetto ottenne il Brevetto nello stesso anno. L’anno successivo, con questo lavoro partecipo all’Esposizione Universale ottenendo larghi consensi. Nel campo della ricerca medica, dunque un settore totalmente nuovo per Sax, il nostro genio inventò degli Emanatori igienici chiamati “Goudronniere”.
Questi apparecchi sprigionavano vapori di catrame che purificavano l’aria e potevano essere utilizzati come coadiuvanti nella cura delle malattie respiratorie. I Goudronniere furono presentati alI’Esposizione Universale di Parigi nel 1867 e in seguito mostrati all’Accademia delle Scienze. Molti medici apprezzarono l’invenzione ed anche Louis Pasteur, noto scienziato, li adoperò nei suoi esperimenti. Il principio di funzionamento dell’emanatore fu anche applicato al saxofono, destinato a quei saxofonisti deboli di polmoni.
Gli ultimi anni della sua vita furono costellati da numerosi premi e riconoscimenti, anche se, dal punto di vista economico-finanziario, Sax riusciva a vivere solo grazie ad una piccola pensione concessagli dallo Stato. I fallimenti delle sue attività, l’ultimo avvenuto nel 1878, lo avevano ridotto sul lastrico.
Morì il 7 febbraio 1894 a Parigi. La sua salma riposa al “Cimitière de Montmartre”.